Il trauma della separazione

Separazione: dopo essersi detto addio

Il processo psichico della separazione equivale a distinguere due alberi che sono cresciuti uno accanto all’altro per anni e le cui radici si sono intrecciate confondendosi tra loro. In aggiunta, se la coppia ha figli, l’intreccio sarà ancora più fitto e difficile da districare. Per questo motivo, separarsi è quasi sempre traumatico. L’aiuto psicologico serve a contenerne il trauma e ad aiutare la persona a riprendere il controllo della propria vita e riaprirsi alle opportunità che essa offre.

Il malessere della separazione

La separazione è uno dei momenti di transizione più difficili della vita. E’ estremamente dolorosa per i partner e tutti i membri della famiglia. Ciò, indipendentemente da chi ha preso la decisione di separarsi. Dolore e rabbia sono sentimenti ed emozioni che la caratterizzano. Assieme a tanti altri come la confusione, lo smarrimento, la paura, la vergogna, il senso di colpa. Se nella separazione sono coinvolti anche dei figli il livello di sofferenza e di stress sarà più elevato. Sofferenza e stress cesseranno solo quando il processo sarà terminato. Una separazione, infatti, si potrà dire elaborata quando non ci saranno più sentimenti di amore o di attaccamento verso l’ex e il malessere della separazione sarà un lontano ricordo.

Quanto tempo occorre per elaborare una separazione?

Il tempo per riprendersi da una separazione non è uguale per tutti. Esso dipende da tanti fattori. Innanzitutto dalla vostra personalità, perché una separarsi destabilizza ed è possibile che si riaprano vecchie ferite mai veramente curate e cicatrizzate. Dipende, anche, da quanto tempo si è stati insieme, dalla presenza o meno di figli, se la separazione è stata una sorpresa o no, se siete coinvolti in un nuovo rapporto, dall’età che avete, e così via elencando.

Cosa può rallentare o impedirne il processo?

Nessuno potrà predire quanto tempo occorrerà per elaborare una separazione. L’esperienza, comunque, mi porta ad affermare che, nella maggior parte dei casi, i protagonisti di una separazione mettono in atto dei comportamenti che la rallentano rendendola più difficile e, talvolta, interminabile. Alimentare i conflitti, prolungandoli nel tempo, ad esempio, è un modo per non separarsi e rimanere legati. L’odio, infatti, così come tutti i sentimenti cosiddetti “negativi” è un potente legame, al pari dell’amore.

L’aiuto psicologico è sempre necessario?

Molti sono riusciti ad elaborare una separazione anche senza un sostegno psicologico. Come per le ferite del corpo anche quelle dell’anima possono rimarginarsi da sé senza ricorrere alle cure di un professionista. Occorre, però, avere la consapevolezza che in alcuni casi farsi aiutare è indispensabile.

Quando chiederlo?

E’ necessario chiedere un aiuto psicologico se siete nel pieno di una separazione e gli stati d’animo conseguenti sono talmente invadenti che compromettono in modo significativo lo svolgersi della vostra vita quotidiana. E’ necessario chiederlo se avete sofferto di un qualsiasi disturbo d’ansia, dell’umore o di personalità perché la separazione ne aggrava la sintomatologia. L’aiuto psicologico è necessario anche, se siete stati protagonisti di una separazione o un divorzio e, malgrado il tempo passato, i sentimenti per il vostro partner sono ancora vivi e potenti o non avete ripreso ad aprirvi al mondo e ad una nuova esperienza sentimentale.

Come può aiutare?

Lo psicologo-psicoterapeuta non toglie il dolore della separazione, aiuta a renderlo più sopportabile. Aiuta a guardare una realtà che non piace favorendone i processi di riadattamento. Aiuta a “sentire” e “vivere”, perché è terapeutico, il proprio malessere che è fatto di dolore, rabbia, senso di colpa, tristezza, frustrazione, confusione e smarrimento per una fragilità non sospettata e di cui ci si vergogna. Il terapeuta aiuta a dare un senso a tanto malessere e aiuterà il paziente a costruire un nuovo equilibrio e un nuovo benessere.

 

page1image30958784